Di cosa parliamo in questo numero:
Dave Portnoy, il controverso influencer della pizza da milioni di views
La newsletter food and digital di Alessandro Vannicelli
Letture interessanti e le notizie della settimana dal mondo della pizza
L’invenzione dello youtuber che rivoluzionerà il pizza delivery (?)
Ciao sono Peppe, e ti ringrazio tanto per aver compilato il sondaggio della settimana scorsa. Ho avuto qualche informazione interessante su quello che ti piacerebbe leggere in questa newsletter e posso cominciare a lavorarci per migliorarla. Ma sono anche contento di vedere che alla domanda “di quali contenuti potresti fare a meno?” la maggior parte di quelli che hanno risposto hanno detto che li vogliono tutti! Sono contento di vedere che il mio lavoro non risponde solo alla mia, di passione.
E se invece il sondaggio non lo hai compilato? Non preoccuparti, puoi farmi sapere in qualsiasi momento cosa ti piace o non ti piace. In pubblico, con un commento in calce (non ti preoccupare, non mi arrabbio); o in privato, con una mail a info@pizzadixit.com.
Sai cosa? Per rompere il ghiaccio voglio sapere qualcosa di te. Chi sei, perché leggi questa newsletter, quale pizza ti piace… Ma anche se hai un tuo progetto di comunicazione personale, un profilo Instagram, una pizzeria, qualsiasi cosa. Spamma tutto nei commenti in fondo, così lo fai conoscere a me e tutti quelli che capitano qui.
E se è la prima volta che leggi questa newsletter sai cosa puoi fare? Puoi iscriverti direttamente col pulsantino qui sotto. Così ti arriva direttamente nella tua casella email. Ricominciamo assieme questa stagione che si prospetta interessante.
LA “PIZZA MAFIA” DELL’INFLUENCER
Può una sola persona determinare il successo o il fallimento di una pizzeria? Può un canale YouTube esclusivamente dedicato alle recensioni delle pizzerie di un intero paese avere oltre un milione di iscritti e più di 653 milioni di visualizzazioni? Sì, se quella persona si chiama Dave Portnoy e il canale One Bite Pizza Review.
Dave Portnoy è il fondatore di un popolarissimo magazine americano chiamato Barstool Sports, incentrato su sport e cultura pop. Fin dall’inizio Portnoy si è distinto per il suo stile di comunicazione brusco e senza mezzi termini, tutto votato al rifiuto del politicamente corretto: uno stile che ha infuso direttamente nel magazine che nel corso del tempo è passato dall’essere il progetto di un singolo individuo a un impero mediatico vero e proprio che comprende blog, radio, podcast, streaming on demand e un’app di scommesse sportive.
Nel 2017 Dave Portnoy lancia One Bite Pizza Review: una serie di video in cui recensisce le pizzerie di mezza America con un “singolo morso”. Lo stile è semplice e diretto: i video partono con Portnoy che esce dalla pizzeria con la pizza nel cartone, ripreso direttamente sulla strada di fronte all’ingresso. Dopo una breve analisi visiva, si lancia nel primo morso, e da lì parte la recensione. Generalmente seguono altri morsi, ma la regola è ferrea: la valutazione avviene subito dopo il primo morso, e viene seguita da un voto in scala 10. Portnoy è noto per essere estremamente esigente, e raramente i suoi voti hanno superato il 9.
I video di One Bite vanno contro tutte le regole della comunicazione social: sono lunghi (anche 8-10 minuti), realizzati in presa diretta, tutti in un’unica sequenza, senza tagli e con una singola inquadratura che segue Portnoy che parla allo spettatore (e che spesso interagisce con le persone in strada che lo riconoscono). Vengono ripubblicati così come sono anche sul profilo Instagram di Portnoy, mantenendo il formato orizzontale. E, nonostante ciò, accumulano milioni di visualizzazioni e commenti su qualsiasi canale vengano ripostati.
Il successo è naturalmente determinato dalla fama che Portnoy si è costruito nel corso degli anni. E questa popolarità ha favorito il business di moltissime pizzerie, che hanno visto le loro visite e il loro fatturato crescere grazie a una singola recensione positiva di El Presidente (come a Portnoy piace farsi chiamare). Ovviamente c’è anche il rovescio della medaglia: una recensione negativa o un “incidente diplomatico” può causare il totale affossamento dell’attività.
Il potere mediatico di Portnoy è spiegato benissimo in questo articolo di Slate che parla senza troppi giri di parole di pizza Mafia. Riferendo di una piccola pizzeria del Kentucky, Goodfellas, dove Portnoy viene allontanato da un addetto mentre sta recendenso, negativamente, la loro pizza. La sua vendetta si abbatte fredda come una scure con un voto di 0.0. La pizzeria viene subissata da una marea di recensioni negative su Yelp dai fan di Portnoy (chiamati Stoolies) che la fanno precipitare da una valutazione media di 4.3 (su 5) a 1.5 nel giro di un giorno.
Un altro incidente del genere è avvenuto proprio questa settimana. Nel mezzo delle riprese della valutazione della pizzeria Dragon Pizza di Somerville, in Massachussetts, si vede il proprietario uscire dal locale dicendo a Portnoy “Goditi la pizza come qualsiasi altro cliente, ma sappi che non mi piace quello che fai”. Portnoy continua imperterrito, e pochi minuti dopo il titolare esce di nuovo dicendo “Fammi essere più chiaro: devi andartene” al che Portnoy risponde con un molto poco sottile “Fuck you!” accompagnato da dito medio. Che diventa naturalmente l’immagine di copertina del video che tra Instagram e YouTube accumula più di 5 milioni di visualizzazioni. Anche qui la rappresaglia del Presidente non si fa attendere: Dragons Pizza viene definita la peggiore pizzeria d’America e il suo titolare uno dei peggiori esseri umani della storia.
Anche qui la routine si ripete: una sequela di recensioni aggressive da parte degli Stoolies accompagnate da telefonate minatorie. Ma la vicenda, in questo caso, ha anche un risvolto a lieto fine: la pizzeria riceve una marea di visitatori accorsi in supporto. Anche questa volta Portnoy, pur non volendo, ha aiutato un piccolo business a proliferare.
Ma come si spiega un tale livello di influenza sulle persone, che non si limitano a osservare lo spettacolo, ma passano all’azione? Tutto sta nel target dell’audience di Barstool, che viene identificata nella sottocultura della “bro culture”: un termine che indica principalmente la fratellanza tipica da confraternita americana, tutta dedita a feste, birra e sport, con tutto il contesto che ne deriva di difesa dei propri valori e dei propri fratelli. Si tratta chiaramente di un’estrema semplificazione, dal momento che il pubblico di Barstool e di Portnoy è composto anche da molte donne (che spesso appaiono proprio nei suoi video come fan per chiedergli un selfie).
Ma Portnoy e il suo magazine sono spesso, nel corso degli anni, finiti nell’occhio del ciclone per numerose controversie. La rivista è stata accusata varie volte di misoginia e normalizzazione della cultura dello stupro a causa di alcune uscite poco felici del suo titolare (naturalmente difese come satira). E lo stesso Portnoy è stato il soggetto di un’inchiesta di Business Insider che ha raccolto le testimonianze di donne che hanno dichiarato di aver avuto con lui del sesso che si è trasformato in violento e non consensuale. Portnoy ha respinto le accuse facendo causa a Business Insider.
Ad alimentare le controversie sulla figura del Presidente, il fatto che sia stato un sostenitore di Trump della prima ora e del movimento MAGA. Anche se in realtà il motivo era perché gli piaceva il personaggio irriverente, specchio di se stesso, più che la sua visione politica. Portnoy infatti ha dichiarato in passato di essere un liberale, e che “i repubblicani sono pericolosi”. Eppure è un ospite regolare di Fox News, e recentemente si è espresso contro la legge per adattare i forni a carbone di New York con uno scrubber per abbatterne le emissioni di particolato. Dichiarando che non possono certo essere le pizzerie responsabili del cambiamento climatico e che “i forni a carbone sono l’ultimo dei problemi di New York” (travisando, come tutti i conservatori, quella che è in realtà una disposizone anti-inquinamento, con una sana dose di benaltrismo).
Portnoy ha lanciato il primo One Bite Pizza Festival, che si terrà a New York sabato 23 settembre. Molti hanno dimostrato disappunto nel notare che tra le pizzerie partecipanti ci siano anche nomi storici come Frank Pepe di New Haven, non gradendo l’associazione con un personaggio di questa caratura. Al che, la domanda sorge spontanea: di fronte a una popolarità di questo tipo, che ha obiettivamente portato tanto beneficio a numerose attività, quanto contano per un business le polemiche nei confronti di una persona che, nel bene e nel male, fa della libera espressione di parola e di pensiero la cifra del suo successo?
Sono proprio curioso di sapere la tua: fammela sapere con un commento.
NEWSLETTER E CIBO
Tra tutti i contenuti che ripartono a settembre, segnalo la newsletter di Alessandro Vannicelli “Pane, burro e caffeina”. Che ha un approccio particolare: si occupa di food ma non solo. Alessandro infatti dissemina il testo anche di letture sul mondo digital in generale. Anche se il legame tra cibo, viaggi, tecnologia e società è sempre evidente (il pezzo di apertura di questa settimana è tutto sulla gentrificazione causata dai ristoranti dai prezzi inaccessibili ai locals).
Questo rende la newsletter meno di nicchia e più accessibile al pubblico generalista di Substack. Che in Italia è principalmente dominato da contenuti sulla creatività e il digital, o newsletter che fanno della selezione di link il loro nucleo principale (lo hai notato, vero? Neanche io mi sottraggo al trend. Sono curioso di sapere la tua nei commenti, che magari ci scrivo qualcosina).
La newsletter di Alessandro Vannicelli è adesso nella lista delle mie raccomandate qui su Substack.
LETTURE INTERESSANTI
Qui e là dal web, ma non solo
Scopriamo la gabamarita, la pizza arbëreshë tipica del comune di Spezzano Albanese in Calabria. L’amministrazione comunale l’ha spinta in una campagna di valorizzazione dei prodotti territoriali, e ha avviato da due anni il processo per farla diventare una Denominazione Comunale d’Origine.
Su Cibo Today, Carolina Pozzi ci racconta dello spaccio che il Forno Brisa ha aperto per offrire a prezzo ridotto il pane invenduto della giornata e combattere così lo spreco alimentare.
Su Gambero Rosso, un’intervista di Annalisa Zordan ai fratelli Aloe sul modello di business di Berberè, in occasione della loro 18ma apertura a Modena.
Su PMQ magazine leggiamo del profilo Instagram che promuove e valorizza il ruolo della comunità latino-americana nell’industria della pizza.
Come mai in Egitto, Ghana, Kenya e Sudafrica Pizza Hut Spopola, ma in Nigeria la regina delle catene è Domino’s? Ce lo spiega Business Insider.
LA PIZZA FA NOTIZIA
Selezione di news sulla pizza dall’Italia e dal mondo
L’Associazione Verace Pizza Napoletana approva il forno rotante di Marana Forni.
Auguri alla pizzeria Dry di Milano che compie dieci anni: è stata pioniera in Italia dell’abbinamento pizza e cocktail, oggi una pratica abbastanza consolidata nel mercato. Ne abbiamo parlato proprio in una delle prime puntate della terza stagione di Che Pizza - Il Podcast, dove ci siamo seduti ai microfoni con il pizzaiolo Lorenzo Sirabella e il bartender Edris Al Malat.
Crazy Pizza lancia un ristorante pop-up al Salone Nautico di Genova.
A San Paolo, in Brasile, Pizza Hut inaugura un locale tutto dedicato alle Tartarughe Ninja.
Hai articoli, notizie, video o eventi sulla pizza da segnalarmi? Scrivilo pure nei commenti.
E PER CHIUDERE CON INVENTIVA…
Lo youtuber Colin Furze, inventore e stuntman di Stamford, Inghilterra, ha rivoluzionato il “futuro del pizza delivery”, creando una motococicletta con a bordo un forno e una postazione per pizzaiolo per fare la pizza direttamente su strada mentre la si va a consegnare dall’ordine ricevuto in pizzeria fino a destinazione.
Al di là della discutibile qualità della pizza - nonché delle precarie condizioni igieniche di un concetto del genere - il video offre una mole di intrattenimento notevole nella parte di realizzazione del progetto. Soprattutto perché gran parte si concentra sulla realizzazione del forno in lamiera, e tutto il processo dalla modellazione del ferro al rigonfiamento della cupola sotto pressione dell’acqua ha un che di altamente soddisfacente…
Ehi, ehi, ehi, non andare via! Se ti è piaciuta la newsletter lascia un cuoricino. Se non ti è piaciuta, scrivimi nei commenti perché. Vabbe’, fallo anche se ti è piaciuta. No, davvero, ci tengo: non tenerti tutto dentro per te, questi pezzi li condivido anche per sapere cosa ne pensi. E se hai amici appassionati di pizza fagliela conoscere cliccando sul pulsantino qui sotto.
Questa newsletter vuole anche essere un progetto collettivo. Se ti va di partecipare con un contributo scrivi pure a info@pizzadixit.com (e magari lascia anche un commento qui sotto, così sicuro non mi perdo la mail).
Grazie di aver letto fin qui.
Giuseppe A. D’Angelo: scrivo di pizza dal 2015 sul mio blog Pizza DIXIT e anche altrove. Dal 2021 conduco un podcast chiamato Che Pizza assieme al suo creatore Simon Cittati. Ho un gruppo Facebook chiamato Pizza Social. Nella vita mangio anche altro.
Molto interessante! Grazie per avermi inserito è stato un piacere leggerti e sapere che mi segui!