Ciao, sono Peppe, e come tutti faccio finta che settembre sia il nuovo capodanno e quindi si ricomincia con un nuovo ciclo per la newsletter, o magari chiamiamola stagione, che fa più figo.
Ironia da quattro soldi a parte, questo esperimento che ho cominciato a febbraio ha preso un bel ritmo e sì, vorrei riprendere dandogli una spruzzata di cambiamento. Ho delle ideuzze, e credo che la migliore cosa da fare sia chiedere a te cosa ne pensi con un paio di sondaggini semplici semplici.
PS: Questo sondaggio fa il paio con quello lanciato sul canale Telegram di Che Pizza - Il Podcast per la quarta stagione. Se ascolti anche il podcast, e ti va di contribuire, partecipa qui.
E ora cominciamo, newsletter leggerina questa settimana, solo con news e letture. Per ripartire come si deve la settimana prossima! (si spera)
LETTURE INTERESSANTI
Qui e là dal web, ma non solo
Su Cibo Today Carolina Pozzi ci racconta di Irina Steccanella, una cuoca emiliana che ha perso il gusto a causa del Covid e si è riconvertita in pizzaiola.
Su Nutrients, rivista accademica di nutrizionismo, è stato pubblicato uno studio di ricercatori italiani che indaga sugli effetti del consumo di pizza nell’allievare l’artitre reumatoide.
Su Cincinnati Enquirer Keith Pandolfi ci parla di una pizza Dayton-Style mangiata alla pizzeria Marion’s Piazza, ma non si capisce molto bene in cosa consisterebbe questo stile di pizza.
Su Pizza Marketplace Mandy Wolf Detwiler fa un excursus sull’eredità di Buddy, la pizzeria che ha inventato la Detroit Style, e della sua espansione oggi.
Su La Opinión Rosa Campos parla della pizza di Alessandro Damiano, pizzaiolo che lavora nella provincia di Alicante, realizzata con un sugo a base di teste di gamberetto.
Su Misiones Online, invece, si parla di una pizza a base di matè in una pizzeria di Apóstoles, in Argentina.
Su Mashed Maria Scinto ci porta alla scoperta degli ingredienti che compongono la pizza Australian-style.
Su Yahoo Finance Taiwan una selezione di dieci pizze in Asia dai gusti improbabili che faranno “svenire gli italiani”.
Su Chunichi.co leggiamo che Ken Shiraki, titolare della pizzeria Spada nella prefettura di Nagano in Giappone, ha avviato un programma con il consiglio comunale per insegnare a fare la pizza ai ragazzi che si rifiutano di andare a scuola e in generale agli hikikomori, con l’obiettivo futuro di introdurli al lavoro (il fenomeno degli hikikomori è uno dei problemi sociali più urgenti del Giappone moderno, per saperne di più ti consiglio il sito e il canale YouTube di Marco Crepaldi).
Per finire, il Washington Post ha pubblicato nello stesso giorno una serie di articoli tutti dedicati alla pizza negli States, una sorta di reportage a più mani. Si parte dalle migliori tre pizzerie nel paese per ogni stile (New York, Chicago, Detroit, New Haven e un’oscura California Neapolitan), ottenute tramite un algoritmo di Yelp. Si fa una carrellata di altri stili americani meno mainstream. Si identificano gli stili di pizza più popolari nel paese (sempre tramite Yelp). Si analizzano i vari stili di pizza presenti a Chicago. C’è un reportage su un itinerario di pizzerie a Brooklyn. E infine un pezzo che racconta di come la pizza sia diventata un affare da grandi chef. Il Washington Post ha cominciato a interessarsi particolarmente dell’argomento da quando ha inviato al Pizza Expo di Las Vegas la giornalista Natalie Compton, che ho conosciuto alla manifestazione e che è anche una delle autrici di questa rassegna.
LA PIZZA FA NOTIZIA
Selezione di news sulla pizza dall’Italia e dal mondo
Il business delle catene 📈
Le pizzerie Da Zero sono state rilevate da un fondo di investimento.
Berberè vede l’ingresso di Hyle Capital Partners tra i soci di capitale e punta all’espansione con 20 aperture nei prossimi 4 anni.
50 Kalò di Ciro Salvo apre una nuova pizzeria a Napoli con prenotazione obbligatoria.
Alice Pizza apre il suo primo store in Asia, a Hong Kong.
Il Banco Santander incrementa l’investimento sulla catena spagnola Grosso Napoletano con ulteriori 15 milioni di euro.
Unregular Pizza a New York apre la sua terza location.
Anche in UK si teme per il destino di Pizza Hut: la catena, che ha sofferto la crisi del Covid e dell’inflazione, deve ripagare 31 milioni del debito di 73 milioni di sterline contratto ad aprile dell’anno scorso.
Le ultime da Domino’s 🀛
Domino’s è stata l’ultimo dei brand occidentali a lasciare la Russia, con la chiusura di 142 store. Dopo un momento di incertezza in cui non si trovava un acquirente, il franchise è stato rilevato dal ristoratore Anton Pinskiy e il rapper Timati, che hanno preso possesso di 130 store. La coppia aveva già rilevato l’anno scorso gli interi asset di Starbucks, dopo che il brand ha abbandonato il paese, rinominandolo Stars Coffee. Nel caso di Domino’s l’unico cambiamento effettuato ora è stato quello di sostituire la i nel titolo con l’equivalente cirillico и. Il logo sembra per ora restare inalterato.
Nel frattempo in Australia la catena taglierà 200 posti di lavoro a causa di un crollo del 75% dei suoi profitti.
Un articolo di Cracked elenca 10 delle maggiori controversie che hanno investito Domino’s nel corso degli anni.
Dall’Italia 🇮🇹
A Napoli la pizzeria Brandi ha accolto la richiesta di un cliente disabile con difficoltà a deglutire… frullandogli la pizza.
Fulvio Marino ha aperto ad Alba Fuoco Farina. Lievitazioni in cucina, un locale che è al contempo panetteria, bar e pizzeria.
Dagli States 🇺🇸
Anthony Mangieri, titolare di Una Pizza Napoletna a New York, ha lanciato la sua pizza artigianale congelata, chiamata Genio Della Pizza (vedi foto in apertura).
La Nestlé sta testando un distributore automatico per il suo brand di pizza congelata DiGiorno, partendo dai supermercati Walmart.
Un disastro il Pizza City Fest, il festival della pizza di Chicago organizzato da Steve Dolinsky, food writer e personalità televisiva. Sembra che il primo giorno sia stato funestato da file lunghissime all’ingresso, lunghe attese per una fetta di pizza e in generale una pessima organizzazione. Numerosi clienti scontenti si sono riversati sul profilo Instagram del festival per la shitstorm, e su Reddit lo hanno ribattezzato il Fyre Festival della pizza. Su Substack il food writer Michael Nagrant ne ha approfittato per gettare fiumi di veleno sul collega definendolo una frode, e uno che non paga mai le cene nei ristoranti dove si reca.
Dal mondo 🌏
Un Pizza Hut in Cile ha subito un’investigazione sanitaria per aver pubblicato un’immagine promozionale del nuovo film delle Tartarughe Ninja sulla scatola delle pizze. La legge cilena impedisce la pubblicazione di immagini rivolte ai bambini su prodotti ad alto contenuto di sodio, grassi saturi e zuccheri, per evitare l’obesità infantile.
EVENTI E INCONTRI
A Pesaro si terrà la nuova edizione de La Rossini - Festival della Pizza Pesarese, con un’enorme tavolata dove verranno servite 2024 fette della famosa pizza Rossini con uovo e maionese. Il numero non è casuale: nel 2024 Pesaro sarà Capitale della Cultura. Il 6 settembre (ma i posti a tavola sono già sold out).
A Napoli in piazza Municipio si terrà il Bufala Fest, festival della mozzarella di Bufala. Dal 6 al 10 settembre.
A Martignana, frazione di Montespertoli in provincia di Firenze, si terrà la Sagra della Pizza Dolce. Dal 6 al 10 settembre.
A Milano si terrà il Coca-Cola Pizza Village, all’interno del City Life. Dal 7 al 10 settembre.
A San Mango Piemonte, in provincia di Salerno, si terrà la Festa della Pizza Fritta. Dall’8 al 10 settembre.
A Bra si terrà il Cheese di Slow Food, dove ci sarà anche uno spazio dedicato alla pizza. Dal 15 al 18 settembre.
A Ischia si terrà la sesta edizione di Ischia Safari. Dal 17 al 19 settembre.
A Vico Equense, provincia di Napoli, si terrà Pizza a Vico. Dal 24 al 26 settembre.
E PER CHIUDERE CON CREATIVITÀ…
All’improvviso, il genio. Questo video mostra un’eccellente trovata pubblicitaria: si raccoglie da terra quello che sembra un portafogli perso con dei soldi dentro, ma quando lo si prende e lo si apre ci si rende conto che è in realtà il volantino di una pizzeria (poi, in quanti ci caschino davvero, è tutto da vedere, ma per me è una figata).
Ehi, ehi, ehi, non andare via! Se ti è piaciuta la newsletter lascia un cuoricino. Se non ti è piaciuta, scrivimi nei commenti perché. Vabbe’, fallo anche se ti è piaciuta. No, davvero, ci tengo: non tenerti tutto dentro per te, questi pezzi li condivido anche per sapere cosa ne pensi. E se hai amici appassionati di pizza fagliela conoscere.
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Grazie di aver letto fin qui.
Giuseppe A. D’Angelo: scrivo di pizza dal 2015 sul mio blog Pizza DIXIT e anche altrove. Dal 2021 conduco un podcast chiamato Che Pizza assieme al suo creatore Simon Cittati. Ho un gruppo Facebook chiamato Pizza Social. Nella vita mangio anche altro.