Ciao, sono Giuseppe, e ho un problema: mi piace scrivere.
Mi sono reso conto ultimamente che questa newsletter è esageratamente lunga. E vabbè che sono sicuro che sia la cosa più interessante che potrai leggere questa settimana, ma non voglio nemmeno ammorbarti con dei muri di testo tali da istigare l’onanismo a Trump.
Perciò provo a fare un esperimento: da oggi la separo in due parti. Domenica ti mando quella con le notizie sulla pizza, le letture interessanti e la rubrica Pizza Cultura.
Durante la settimana ti manderò invece quella di stampo più “editoriale”, con le mie riflessioni su quello che succede, succedeva o succederà nel mondo pizza. Ma per quest’ultima non ti prometto un giorno fisso o la costanza: sono una persona alquanto sconclusionata.
Ti piace questo cambio? O preferisci il blocco unico? Magari dimmelo con un commento. O almeno un cuoricino. Dai, che una spolliciata non si rifiuta a nessuno.
PIZZA CULTURA
Curiosità e fatti storici sulla pizza.
Il 9 agosto 2021, a Gerusalemme, una bomba esplose all’interno di una sede della catena di pizzerie americana Sbarro. La bomba uccise 15 persone e ne ferì 130.
Si trattò di un attentato terrorista rivendicato da Hamas, l’organizzazione politica e paramilitare palestinese, e fu condotto per mano della “bomba umana” Izz al-Din Shuheil al-Masri. Costui entrò nel ristorante verso le 2 del pomeriggio, in un momento in cui sia all’interno, che all’esterno, il traffico di gente era al suo picco in uno degli incroci più attraversati della città.
La detonazione fu provocata da un quantitativo di esplosivo stimato tra i 5 e i 10 chilogrammi, che il terrorista portava all’interno di una custodia per chitarra. Ma i danni furono intensificati dal fatto che la custodia aveva al suo interno anche chiodi, dadi e bulloni. Tra le vittime, una donna incinta e una bimba di 10 anni.
Al-Masri non era da solo. Quel giorno era accompagnato da una donna di nome Ahlam Tamimi, che si allontanò dal luogo. Successivamente fu arrestata e condannata a diversi ergastoli. Ma nel 2011 è stata rilasciata per uno scambio di prigionieri. Oggi vive liberamente in Giordania, e sulla sua testa pende un mandato di cattura internazionale e una taglia da 5 milioni di dollari. L’FBI l’ha posta nella lista dei terroristi più ricercati del mondo. Gli Stati Uniti hanno più volte richiesto l’estradizione al governo giordano, ma senza successo.
Di questa triste storia non sapevo niente, fino a quando non ho letto la notizia che lo scorso 31 maggio c’è stata una sedicesima vittima dell’attentato. Si tratta della newyorkese Chana Nachenberg, che ha vissuto in coma per 22 anni, per poi morire per insufficienza respiratoria. La figlia Sarah era con lei al momento dell’attentato: aveva appena due anni. In questo toccante pezzo scritto di suo pugno racconta la sua crescita in assenza della mamma, che ha conosciuto solamente in stato vegetativo.
LA PIZZA FA NOTIZIA
Selezione di news sulla pizza dall’Italia e dal mondo
Chiude un’altra storica pizzeria: si tratta di Leon D’Oro a Gradisca D’Isonzo, nella provincia di Gorizia, con ben 56 anni di storia.
È uscita la classifica italiana di 50 Top Pizza Asia.
La blogger Valentina Santandrea ha aperto a Rimini Pizzanotte, un locale 24/7 di “pizza takeaway artigianale” (difficile da spiegare, forse lo fa meglio lei nel suo post).
È uscito un report che mostra la crescita globale del mercato della pizza surgelata e le previsioni fino al 2030.
In Germania Domino’s si lancia nel business del Döner kebab.
Così come nel capoluogo campano, anche a Madrid c’è chi ha regalato pizze a portafoglio per festeggiare la vittoria di campionato del Napoli (ovviamente la pizzeria è napoletana).
Ecco quali sono le città più costose, e quelle più economiche, dove mangiare una pizza negli Stati Uniti.
New York piange la morte di Andrew Bellucci, titolare dell’omonima pizzeria ed ex pizzaiolo di Lombardi’s. Il Pizza Club su Clubhouse gli ha dedicato una room per ricordarlo.
EVENTI E INCONTRI
Italia
A Napoli dal 5 al 23 giugno si potrà assistere a una mostra di 50 foto storiche di pizzerie napoletane organizzata dall’Unione Centenarie alla Villa Comunale.
Al Rione delle Fornaci dell’Impruneta (Firenze) ci sarà la Festa della Pizza dall’8 all’11 e dal 15 al 18 giugno.
All’ippodromo di Palermo si terrà per due week-end (9-11 giugno e 16-18 giugno) il festival Beer & Pizza Village
Dal 10 al 18 giugno si terrà la Festa della Pizza a Busto Arsizio (Varese).
Dal 16 al 18 giugno a Pignataro Maggiore (Caserta) ci sarà il Festival della Pizza a scopo benefico per il reparto oncologico pediatrico del Santobono Pausilipon.
Mondo
È stato annunciato il Las Vegas Pizza Festival che si terrà il 4 novembre.
In Paraguay, in occasione della Festa della Repubblica Italiana, hanno lanciato la competizione per individuare la pizza dell’anno e promuovere la cultura della pizza italiana. Verrà eletta il 28 giugno.
LETTURE INTERESSANTI
Qui e là dal web, ma non solo
Su Linkiesta si parla del panel sulla pizza tenuto al Festival di Gastronomika a Milano. Tema: educare i clienti a spendere di più (con voci pro e contro).
Bellissimo reportage di Andrea Parisotto che intervista un detenuto ultrasessantenne del carcere di Torino che lavora come pizzaiolo e panettiere. Il suo messaggio ai giovani carcerati: “imparate un mestiere da poter far fuori, per aiutare la famiglia e smetterla di delinquere”.
Sulla Gazzetta di Parma scopro che a Salsomaggiore la pizza di dimensioni XL si chiama “tirata”.
Invece su Friuli Oggi leggo che a Meduno esiste un’azienda, la Roncadin, che da oltre dieci anni esporta pizze surgelate negli Stati Uniti (e che ora rafforzerà il suo business).
Interessante spiegazione scientifica, su Psychology Today, che spiega perché la pizza sembri causare dipendenza. Ora mi sento meno in colpa.
In Giappone di pizzerie napoletane ce ne sono a centinaia. Ma di pizzerie romane? Onestamente non ne ho idea. Questa, comunque, si trova a Fukuoka, e si chiama Daje, che è tutto dire.
Ricordi Brooke Baevsky, la cuoca di Los Angeles che ha cucinato una pizza da 2000$ di cui ti ho parlato la settimana scorsa? A quanto pare il suo lavoro come chef per ricchi VIP è nato per scherzo con una parodia sul suo profilo Instagram. Continuo a sostenere che se riesci a crearti una carriera in questo modo con furbizia sei solo da rispettare.
Sono stato attirato dal titolo di questa storia di un teenager americano che ha ricevuto 2500$ di mancia in una pizzeria. Il video che racconta la vicenda mi è sembrata la classica americanata sentimentalista. Ma il colpo di scena che avviene a metà strada della narrazione e che viene inserito anche in maniera abbastanza elegante mi ha fatto cambiare idea. Per cui lo condivido.
E PER CHIUDERE CON SIMPATIA…
Un video troppo sfizioso sul canale ufficiale della Formula 1. Vari piloti vengono sottoposti a due 5-seconds challenge, e nella prima parte devono dire rapidamente tre condimenti per una pizza. Indovina qual è quello più scelto da tutti (molti però lo fanno in maniera palesemente provocatoria)?
PS: l’anteprima del video sembra non essere disponibile per motivi di copyright, ma basta cliccare su Watch on YouTube per vederlo.
Ehi, ehi, ehi, non andare via! Se ti è piaciuta la newsletter lascia un cuoricino. Se non ti è piaciuta, scrivimi nei commenti perché. Vabbe’, fallo anche se ti è piaciuta. No, davvero, ci tengo: non tenerti tutto dentro per te, questi pezzi li condivido anche per sapere cosa ne pensi. E se hai amici appassionati di pizza fagliela conoscere.
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Grazie di aver letto fin qui.
Giuseppe A. D’Angelo: scrivo di pizza dal 2015 sul mio blog Pizza DIXIT e anche altrove. Dal 2021 conduco un podcast chiamato Che Pizza assieme al suo creatore Simon Cittati. Ho un gruppo Facebook chiamato Pizza Social. Nella vita mangio anche altro.